PARROCCHIA - Storia della Parrocchia

La popolazione della parrocchia San Michele Arcangelo al rione Toiano è composta per la quasi totalità da tutti gli abitanti dell'antico Rione Terra. La nostra gente ha sofferto particolarmente nel 1970 a causa del femomeno del bradisismo e poi nel 1980/81 in seguito al terremoto del 23 novembre, e ai violenti sismi del 4 settembre e del 4 ottobre 1983, ha vissuto forse le pagine più tragiche della sua storia: l'abbandono forzato pressochè totale da parte dei suoi abitanti. Sulla sua vicenda trimillenaria, costellata di memorie e tradizioni, di monumenti e di glorie, calava di colpo il sipario, quasi si abbatteva la lama di una mannaia a stroncare ogni espressione di vita... Come preludio di tanta ro vina il violento incendio nella notte del 17 maggio 1964 distrusse la cattedrale, centro e cuore del Rione Terra. Il violento incendio, sviluppatosi nel tetto, distrusse buona parte della cattedrale. L'altissima temperatura calcinò i marmi che rivestivano le pareti, ad esclusione del coro e sgretolò notevolmente la muratura barocca che, crollando in più punti, rilevò la notevole presenza delle strutture archetettoniche del tempio romano incorporate nei rifacimenti del vescovo Martino de Leòn y Càrdenas. Purtroppo, i soliti e annosi problemi tecnico-burocratici-associati alla drammatica e ben nota evaquazione dell'intero rione Terra (2 marzo 1970), connessa all'accentuazione del femomeno bradisismico - hanno creato non poce difficoltà sulla programmazione dei lavori. Infine, col terremoto del 23 novembre 1980 e con il forzato allontanamento del vescovo Salvatore Sorrentino (13 dicembre dello stesso anno), il complesso episcopale divenne terra di nessuno e fu fatto segno di inqualificabili atti di vandalismo con l'asportazione e la distruzione di tutti gli elementi decorativi, cancellando secoli di storia.
Con la costruzione del rione Toiano gli abitanti del rione Terra riavranno una casa, certamente più rispondente alle proprie esigenze, ma avranno ormai perso la Chiesa Cattedrale, i ritmi di vita e le tante tradizioni dell'antico rione.
L'Istituto Autonomo Case Popolari per la Provincia di Napoli, che aveva curato la costruzione del rione, mise a disposizione un locale a piano terra, in via Marcio Filippo per la cura spirituale degli abitanti. Il Vescovo Mons. Sorrentino nominerà vicario economo il sac. don Nicola Rispoli che subito si darà da fare per adibire a Cappella gli ambienti ricevuti, dedicandola alla Beata Vergine Maria Immacolata. Con decreto dello stesso vescovo datato 5 giugno 1977 il nuovo rione veniva smembrato dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata di cui aveva fatto parte e veniva costituita la nuova parrocchia sotto il titolo di "San Michele Arcangelo" con l'inizio dal giorno 1 luglio 1977. In questa sede provvisoria il parroco ha esercitato il suo ministero di pastore fino all'anno 1993 quando Mons. Silvio Padoin volle aprire al culto la nuova chiesa in via Vespasiano, anche se non ancora ultimata. La nuova sede progettata con le opere annesse dall'architetto Silvana Manzo, è stata portata a termine nel 1993, dopo dieci anni dalla posa della prima pietra, su suolo dell'Istituto Autonomo per le Case Popolari, con i finanziamenti della Legge 168 sull'edilizia sacra della Conferenza Episcopale Italiana e della diocesi. La chiesa, che è sede dell'omonima parrocchia, istituita il 5 giugno del 1977 dal Vescovo di Pozzuoli Salvatore Sorrentino (1974-1993), è stata dedicata a Dio con solenne rito, sotto l'invocazione di San Michele Arcangelo, il 19 gennaio 2001 da Monsignor Silvio Padoin, vescovo di Pozzuoli (1993-2005), in occasione della visita pastorale.

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